07 Mag La parola della settimana: INBOUND MARKETING
A cura di Alessia Selvatici
L’inbound marketing, ovvero il “marketing in entrata” è una strategia di marketing volta ad attirare i clienti creando contenuti ed esperienze di valore e sartorialmente costruite sulle aspettative dei primi. Al contrario del marketing tradizionale (outbound marketing), che interrompe l’attività del pubblico promuovendo contenuti non sempre desiderati (si pensi agli spot televisivi o alle inserzioni online), il marketing in entrata si prefigge l’obiettivo di costruire relazioni significative e durature con i consumatori, risolvendo dubbi e problemi che questi ultimi manifestano.
Con l’Inbound, dunque, si passa dall’Interruption al Permission Marketing: l’audience va conquistata fornendo contenuti interessanti e utili e non interrompendo l’attività in maniera spesso invasiva e controproducente.
Il metodo si compone principalmente di quattro fasi:
- Attirare il potenziale cliente tramite la creazione di contenuti di valore mirati e la Call To Action (CTA);
- Convertire l’utente in un contatto specifico;
- Perfezionare la trasformazione del lead in un cliente acquisito;
- Deliziare il cliente con novità e soluzioni a lui rivolte (customer delight).
I vantaggi dell’inbound marketing possono essere estesi a qualsiasi tipologia di organizzazione, che sia profit o non profit, che utilizzi il “canale” Internet (sito web in primis) come strumento di comunicazione con i clienti nell’economia di una strategia multicanale.
In conclusione, quindi, abbiamo visto come il tradizionale outbound non funzioni più come in passato. Infatti, oltre ad avere un ritorno sull’investimento (ROI) circa 10 volte inferiore rispetto all’inbound marketing, spesso finisce con l’irritare il destinatario. L’inbound, al contrario, si concentra indirettamente sull’aspetto relazionale creando contenuti pertinenti rispetto agli interessi del potenziale cliente, con un obiettivo di medio/lungo periodo che vedrà quello stesso cliente potenziale trasformarsi in cliente acquisito e in vero e proprio ambasciatore delle attività dell’organizzazione.
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