Nasce Pieve_Skin, un’organizzazione che ogni anno trasforma un palco in uno spazio di solidarietà vera. Nell’ultima edizione de “La Musica Batte il Tumore Vol. 4” ha raccolto fondi per AGITO, associazione che accompagna i giovani colpiti da sarcomi ossei.

La musica che unisce, il coraggio che ispira: a Pieve di Cento è andata in scena “La Musica Batte il Tumore Vol. 4”

a cura di Larisa Elena Ciobanoiu

Pieve di Cento (BO), il 24 maggio scorso. Un concerto, quattro band, oltre sessanta volontari e un intero paese riunito sotto lo stesso cielo: la quarta edizione de “La Musica Batte il Tumore”, organizzata da Pieve_Skin APS, si è confermata un grande successo di partecipazione e solidarietà.

Una storia nata dal dolore, trasformata in energia

Quella di Pieve_Skin è una storia che nasce da un dolore profondo, ma si trasforma ogni anno in energia collettiva. Il concerto nasce nel 2022 da un’idea del musicista Paolo Campanini, durante il suo percorso contro un tumore al pancreas.

«Quel primo concerto fu un gesto di resistenza e amore» racconta Giorgia Balboni, co-fondatrice dell’associazione. «Raccogliemmo 14.000 euro per la fondazione ANT – Associazione Nazionale Tumori, con una comunità che ha risposto con il cuore. Anche dopo la scomparsa di Paolo, abbiamo continuato il suo progetto. È diventato una missione condivisa

Nel 2024 nasce ufficialmente Pieve_Skin APS, associazione composta da 16 amici e amiche, nessuno dei quali lavora in ambito organizzativo, ma tutti uniti dalla volontà di fare qualcosa di concreto. Persone comuni, con i propri lavori e le proprie vite, che decidono di dedicare tempo, energie e idee per costruire un evento in grado di accendere riflettori su realtà che spesso restano invisibili.«Abbiamo la presunzione di voler cambiare qualcosa – continua – e lo facciamo dal basso, con creatività ed emozione. Ogni edizione è diversa, ogni volta cresciamo.»

AGITO: dare voce ai pazienti invisibili

L’edizione 2025 ha scelto di sostenere AGITO – Associazione Genitori Insieme Tumori Ossei, realtà bolognese nata dall’iniziativa di genitori che hanno affrontato la malattia oncologica accanto ai propri figli.

«I sarcomi ossei sono tumori rari, aggressivi, che colpiscono soprattutto bambini, adolescenti e giovani adulti – spiega Sabrina Bergonzoni, presidentessa dell’associazione –. Le diagnosi arrivano spesso troppo tardi, i farmaci sono vecchi di almeno 40 anni. Chi si ammala è costretto a spostarsi, a volte anche all’estero, per trovare cure adeguate. AGITO nasce per rompere questo isolamento, per essere una voce che accompagna, che sostiene, che non dimentica.»

L’associazione opera su più fronti: dalla sensibilizzazione pubblica, al supporto alle famiglie durante la degenza, fino alla promozione della ricerca. In collaborazione con l’Istituto Ortopedico Rizzoli, organizza attività che aiutano i giovani pazienti a vivere la malattia con meno paura: laboratori creativi, pet therapy, distribuzione di materiali scolastici e momenti di socialità.

Parlando con Sabrina, emerge una riflessione che va oltre il ruolo dell’associazione e tocca chiunque stia cercando di costruirsi un futuro.
«La ricerca è fondamentale, sì. Ma non è fatta solo di laboratori e provette. La ricerca ha bisogno di tante competenze diverse, di comunicazione, di creatività, di progettazione, di relazione. Ogni ruolo conta, davvero. Anche chi non è medico o scienziato può contribuire in modo concreto a far avanzare la conoscenza e a migliorare la qualità della vita dei pazienti.»
Parole che danno forza. Perché sapere di poter contare, anche da fuori, anche da lontano, in una battaglia così grande, trasforma l’indifferenza in responsabilità. E restituisce, a chi ascolta, il senso più profondo della solidarietà: sentirsi parte, sentire che si può fare la differenza. Anche solo iniziando a capire.

Quando la musica alza il volume della solidarietà

E a Pieve di Cento, questa voce è arrivata forte, limpida, amplificata da quattro band che hanno dato vita a un evento musicale ricco di emozioni. Dalle sonorità funk e pop-rock dei giovanissimi Kind of Knowledge, passando per l’energia punk e new wave di The Supergruppo, fino al rock diretto dei Rovina Power e alla profondità dei PeVel_Skin, la band nata proprio in omaggio a Paolo Campanini.

L’atmosfera è stata intensa ma leggera, viva. Tra i prati del parco, famiglie, bambini, ragazzi e volontari hanno condiviso ore di musica e comunità, tra sorrisi, brindisi e consapevolezza. L’ingresso era gratuito, ma le donazioni non sono mancate. E anche il cielo, per fortuna, ha deciso di restare aperto.

Ma ciò che rende davvero speciale “La Musica Batte il Tumore” è la sua visione.
«Ogni anno scegliamo un’associazione – racconta Giorgia – ma prima la conosciamo davvero, la incontriamo, le chiediamo di raccontarci il progetto. Per noi è importante non solo sapere dove andranno i fondi, ma costruire relazioni vere. È una forma di attivismo relazionale.»
Non è un caso che il logo dell’associazione riporti le quattro porte storiche di Pieve di Cento: un simbolo di apertura e risposta. Quando il paese viene chiamato, risponde. Lo fa con generosità, e lo fa con amore.

Oggi Pieve_Skin è molto più di un’associazione. È un progetto culturale e sociale nato dal basso, portato avanti con passione da persone comuni. Ogni anno diventa un evento sempre più strutturato, ma resta saldamente radicato nel territorio e nella sua voglia di fare rete.
«Non è solo un concerto – conclude Giorgia – è un modo per stare insieme, per raccontarsi, per far conoscere realtà che altrimenti resterebbero invisibili. È il progetto di un’intera comunità. E ogni anno è più bello, più emozionante, più necessario.»

E mentre si spengono le luci dell’edizione 2025, una cosa è certa: il palco di Pieve non smetterà di suonare. Perché finché ci saranno storie da raccontare e cause da sostenere, la musica continuerà a battere. Forte. E soprattutto, insieme.