23 Apr La parola della settimana: BRAND JOURNALISM
A cura di Alessia Selvatici
Il Brand Journalism, o “Giornalismo d’Impresa”, è uno strumento di marketing utilizzato dalle aziende e dalle società di RP che consiste nel raccontare i valori che contraddistinguono un brand, utilizzando tecniche giornalistiche. In questo modo le imprese riescono a consolidare la brand awareness, affinché lo stesso diventi un punto di riferimento di quel settore afferente alla sua vision e alla sua mission.
Il brand journalism fa informazione per conto del brand come se fosse una vera e propria testata giornalistica, trasformando i brand in editori che curano le pubblicazioni sui loro brand magazine online o sulle loro riviste aziendali (house organ).
Il primo caso di Brand Journalism appartiene a McDonald’s. Nel 2004, Larry Light, Global Chief Marketing Officer, sosteneva che l’era del Mass Marketing fosse finita e che l’approccio pubblicitario basato su un messaggio uguale per tutti non fosse in grado di raccontare tutta la complessità della storia di un’azienda. Il nuovo approccio si fondava su contenuti diversificati, in grado di soddisfare gli interessi di pubblici differenziati.
Egli affrontò la crisi d’identità che stava subendo il McDonald’s in quegli anni lanciando la campagna di comunicazione “I’m Loving It” che focalizzava l’attenzione sulla storia del marchio, allontanandosi dai metodi della pubblicità tradizionale.
Tra i brand magazine più famosi troviamo “The Red Bulletin”, edito dal brand Red Bull, e “Coca-Cola Journey”.
In conclusione, abbiamo visto come il Brand Journalism sia una tecnica di comunicazione e marketing sempre più utilizzata dalle imprese per trasmettere valori ai consumatori e aumentare la brand awareness. Nell’odierno ecosistema digitale, emerge l’esigenza di trasformare le aziende in media company, in grado di produrre in proprio i contenuti di comunicazione, come veri e propri editori.
Per ulteriori approfondimenti, è consigliato il volume “Brand Journalism. Storytelling e marketing: nuove opportunità per i professionisti dell’informazione” di Roberto Zarriello.