#BIBLIOTIPS 58: #Contaminati. Connessioni tra discipline, saperi e culture.

a cura di Giulia Armuzzi

#Contaminati. Connessioni tra discipline, saperi e culture” di Giulio Xhaët, Hoepli, 2020.

Contaminati. Un titolo che sembra un chiaro riferimento al periodo storico che stiamo vivendo ma che in realtà vuole conferire al termine un accezione positiva. Un libro che in realtà esce prima dello scoppio della pandemia da Covid 19.

Una contaminazione culturale, di saperi, di discipline ma anche di professioni. La contaminazione è la capacità umana di muoversi tra culture e discipline diverse, non focalizzandosi su un unico settore, in quanto l’eccessiva conoscenza di un unico ambito, restringe la capacità di risolvere problemi. Essa rappresenta anche un antidoto alla noia e alla monotonia della routine quotidiana lavorativa, un modo per ricercare un insieme di spunti nuovi.

Viviamo in un era caratterizzata dalla digitalizzazione e da internet, in cui l’intelligenza artificiale sta affinando le proprie tecniche riuscendo a svolgere facilmente ogni tipo di compito e mansione che precedentemente richiedeva una prestazione umana.

Come può l’uomo differenziarsi? In che modo può essere migliore di una macchina? Come può essere elemento strategico all’interno delle realtà aziendali? Contaminandosi. Apprendendo in modo interdisciplinare. Essendo in grado di raggiungere quegli spazi inaspettati e creativi, inaccessibili all’intelligenza artificiale. Questo è ciò che permette all’uomo di mantenere la propria posizione di rilevanza, ciò che non fa prendere il sopravvento all’intelligenza artificiale.

Giulio Xhaët all’interno del libro fornisce una chiara delineazione dell’insieme di capacità che contraddistinguono una persona contaminata o che intende diventarlo.

Chi sono i Contaminati? Come possiamo diventarlo? I Contaminati sono la risposta umana all’era dell’algoritmo, sono la risposta ad una vita professionale sempre più incerta. I contaminati sanno attingere da discipline e culture diverse arricchendo la loro capacità, il loro sapere e diventando unici, diventando preziosi all’interno del contesto lavorativo.

All’interno del volume l’autore effettua una mappatura per riuscire a tracciare il proprio quoziente di contaminazione e scoprire come alcune nostre passioni o nostri interessi si sono riversate all’interno del nostro lavoro, e in alternativa come si possono trovare connessioni insperate tra quello che si ama e quello che si fa.

L’autore conduce un’analisi scorrevole e profonda trasmettendo il modo in cui è avvenuto il cambiamento, sia dal punto di vista più teoriche fornendo spunti di riflessione sia da quello pratico attraverso case history.

Un libro rivolto a tutti coloro che comprendono il valore delle diversità, ne comprendono l’importanza e la necessità di utilizzarle per imparare. Un volume per coloro che non vedono barriere e non ne creano, per coloro che riescono a individuare connessioni inaspettate e innovative, per coloro che credono che l’ibridazione sia un valore aggiunto, per chi sfrutta le nuove risorse digitali e per chi vuole aumentare il proprio quoziente di contaminazione.

Giulio Xhaët è Partner, Digital Strategist, Consulente e Formatore senior e responsabile sviluppo della Digital Business Unit in Newton. Co-fondatore di Made in Digital e fondatore di Professioni del Web, Coordinatore scientifico e docente presso la Business School del Sole 24 Ore.Docente e speaker per università e business school, tra cui: Cattolica, Bicocca, IED, Accademia Della Comunicazione, Istituto Marangoni e Professional Datagest.