09 Dic Italiani: consumatori sempre più green
a cura di Michelle Guzzo
Secondo un recente studio realizzato dalla società bolognese Nomisma, “il 61% degli italiani è disposto a modificare le proprie abitudini di acquisto per ridurre l’impatto sull’ambiente”. L’aumento della sensibilizzazione nei confronti delle problematiche ambientali sta portando a una nuova presa di coscienza da parte dei consumatori, ora sempre più consapevoli e attenti a ciò che mettono nel carrello.
In Italia infatti, l’80% dei cittadini è convinto che la tutela dell’ambiente debba partire dalle piccole azioni quotidiane (come, appunto, le ponderate decisioni di acquisto) e desidera che la lotta al cambiamento climatico sia uno dei temi prioritari dell’agenda politica.
I nuovi “consumatori green”, orientati verso prodotti biologici, a filiera corta e certificata, in imballaggi riciclabili e con la garanzia della giusta retribuzione dei lavoratori, si rivelano inoltre disposti a pagare un prezzo più alto per avere un prodotto sostenibile, solitamente più costoso rispetto ai prodotti tradizionali per via di procedure produttive più complesse e dispendiose che incidono notevolmente sul prezzo al consumatore.
Tutto ciò fa ben sperare, anche se gran parte delle imprese italiane non sembrano ancora pronte a rispondere adeguatamente a questi nuovi bisogni, non più solamente materiali ma ora anche ideologici e morali. D’altra parte però, c’è anche la diffidenza di molti acquirenti – i cosiddetti “bio-scettici”– che si astengono dall’acquisto di tali prodotti in quanto dubbiosi sulla veridicità di quanto riportato in etichetta, in particolare per quanto riguarda l’osservanza dei disciplinari previsti per la produzione del biologico.
Il packaging è un altro fattore cruciale che guida le scelte di acquisto di molti italiani; per il 27% di essi, infatti, il tipo di materiale impiegato per l’imballaggio riflette il criterio usato nel momento di decidere quale prodotto acquistare. Le aziende, quindi, hanno la possibilità di facilitare e guidare il cambiamento, scegliendo di investire nella realizzazione di confezioni prodotte con materiali riciclati o a basso impatto ambientale.
Dopo una crescita così rapida di questa nuova tendenza della sostenibilità, ora si teme un declino altrettanto veloce, per passare alla successiva moda del momento.
Il trend “verde” non può e non deve essere solamente una moda passeggera, dove “bio” fa rima con “cool”; l’auspicio in tal senso è che questo trend possa essere l’occasione per allineare i desideri dei consumatori agli obiettivi finanziari di produttori e aziende, al fine di unire le forze per il raggiungimento di un traguardo comune e oramai ineludibile.