11 Mag Mind Mapping: di che cosa parliamo?
A cura di Rita Cristofano
Il Mind mapping è stato il tema dello scorso CafFERPI, iniziativa di Ferpi Triveneto, affrontato dall’esperta e autrice del primo blog italiano dedicato a questo metodo, Roberta Buzzacchino.
La professionista, oltre ad essere formatrice, comunicatrice e giurista, oggi lavora come Responsabile di sviluppo professionale in INPS e dal 2003 ha scoperto una nuova grande passione: le mappe mentali.
“Il mind mapping” ha esordito “è un metodo di rappresentazione grafica del pensiero che si sviluppa secondo una struttura gerarchica associativa in senso radiale” .
La caratteristica di questo processo è che attraverso parole chiave, immagini e colori dà la possibilità di rappresentare il nostro pensiero in maniera creativa. In questo modo le mappe mentali diventano un vero e proprio strumento per esplorare e stimolare la fantasia.
“La mappa, inoltre, offre la possibilità di metabolizzare le nostre idee e utilizzare le nostre risorse cognitive” ha puntualizzato la Buzzacchino “permettendo di assimilare, prima, e di riflettere ed elaborare, poi, per creare qualcosa di nuovo”.
Dunque, l’utilità del mind mapping sta anche nel condividere con altre persone i nostri pensieri e idee, in campo negoziale di reciproco confronto con tutti i nostri pubblici.
Ma come possiamo utilizzarle concretamente? “Consiglio di usare la mappa in un processo creativo di elaborazione, metabolizzazione e ricostruzione di concetto che diano vita a qualcosa di nuovo” ha suggerito l’esperta.
Roberta ha raccontato, infine, come le mappe mentali abbiano giocato un ruolo importante in fase di progettazione di “Designer in gioco” , un divertissement nato dal desiderio di confronto con altre professioniste –Marzia Bianchi, Luisa Carrada e Maria Cristina Lavazza– con l’obiettivo di realizzare uno strumento utile per riflettere sul proprio sé professionale.
Grazie alla combinazione di parole, immagini e colori, dunque, il mind mapping diventa uno strumento davvero efficace sia per crescere innovando. E per innovare crescendo.