#BIBLIOTIPS 57: Progettare il domani. Riflessioni per un modello di dibattito pubblico.

a cura di Giulia Armuzzi

Progettare il domani. Riflessioni per un modello di dibattito pubblico.” di Stefano Laporta e Ilaria Catastini con prefazione di Luigi Balestra, Albeggi Edizioni, 2020.

Tra i temi e gli ambiti di interesse diffuso, l’ambiente è uno dei più conflittuali. Alla base di una notazione così netta e quasi implacabile, la sensazione è quella di un dibattito polarizzato su chi ama l’ambiente e chi, al contrario, non percepisce l’urgenza di un cambiamento comportamentale.

Questo metodo inibisce naturalmente la complessità che sottende all’argomento e la necessità di un confronto che vada a fare emergere le tante sfaccettature espresse dal tema.

La riflessione degli autori origina, così, dalla volontà di un approccio metodologico innovativo in grado di superare la criticità (ideologica o ideale che sia) offrendo soluzioni calibrate su tutte le sfaccettature esistenti.

Un modello di dibattito pubblico che diventa strategico all’individuazione della soluzione ottimale, in cui i costi risultino minimizzati e i vantaggi ottenibili massimizzati.

Un saggio denso di spunti, riflessioni e idee; utile per affrontare il tema del dibattito pubblico in modo coerente, efficiente e, per questo, necessariamente partecipato.

Tra i tanti obiettivi del libro,  quello della partecipazione dei pubblici in una cornice di confronto trasparente è uno dei più importanti per arrivare ad un processo decisionale più oggettivo, ad un percorso di scopo più rendicontabile e, dunque, al perseguimento di un obiettivo più resistente nel medio e lungo termine. E meno di tamponamento all’esistente.

Da qui l’idea che l’approccio possa essere utile per il superamento della sindrome Nimby e per l’annullamento di quegli effetti che in molti casi hanno già impattato il nostro esistente.

Le pagine, però, non si limitano ad offrirci una mera visione, preoccupandosi anche di fornire dotazioni strumentali che, non casualmente, sono proprie della comunicazione.

In questa direzione, l’ascolto può rappresentare una risorsa strategica, a patto che la sua declinazione non sia solo formale ma sostanziale e diffusa nel tempo. Soprattutto oggi, all’interno di una comunità sempre più distanziata e non solo a causa del Covid 19.

Tra le pagine si respira l’aria di un rilancio diverso da quelli a cui siamo abituati; è faticoso, come tutti i rilanci che non si nutrono di mero entusiasmo. Ed è per questo concreto e strettamente misurabile, per garantire la sartorialità rispetto alle reali aspettative della comunità nella quale impatterà.

In questa sfida – che è al contempo opportunità– un ruolo importante, anche se non esclusivo, è quello ricoperto dalla comunicazione digitale che deve ritrovare forza ed essenza in un modello narrativo sganciato dalla mera ricerca del consenso e, al contrario, responsabile rispetto alla progressiva implementazione dei processi partecipativi e all’irrobustimento delle logiche comunicative connesse.

In ultima analisi, una sfida incerta di cui il libro non nasconde – con obiettiva onestà intellettuale- le insidie e le criticità ma anche una sfida necessaria e ineludibile a cui nessuno di noi, a prescindere dal ruolo ricoperto o dalla posizione presidiata può sottrarsi.

Stefano Laporta  è avvocato e viceprefetto, a capo dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)  e Presidente del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA). tra i suoi incarichi la presidenza della Consulta degli Enti Pubblici di Ricerca (CONPER) e il coordinamento del Comitato consultivo dell’Ispettorato nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (ISIN).

Ilaria Catastini si occupa da trent’anni di sostenibilità e comunicazione legata alle tematiche ambientali nei settori della chimica, delle infrastrutture, dell’energia e dei rifiuti. Già Presidente dal 2007 al 2009 dell’Associazione Anima per il sociale nei valori di impresa di cui è stata socia fondatrice, membro del Comitato scientifico di Next, Nuova Economia x Tutti e fondatrice della casa editrice Albeggi Edizioni.

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