14 Set #BIBLIOTIPS 40: La fine della ragione.
a cura di Giulia Armuzzi
“La fine della ragione” di Roberto Recchioni, Feltrinelli Comics, 2018.
Un volume estremamente attuale in una società i cui abitanti, durante la pandemia, hanno deciso di esprimersi come se avessero cognizione di causa, quando in realtà erano privi di competenze.
Un pubblico che non lascia la parola agli esperti, in questo caso virologi e medici, ma vuole dire la propria opinione sempre.
Una saggezza popolare cieca ed esasperata, come quella che spesso si nota sui social network: in cui tanti parlano ma solo pochi conoscono realmente quello di cui stanno parlando. Cosa comporterebbe l’ulteriore affermazione di questa condizione? E se i medici, gli intellettuali, gli scienziati venissero emarginati?
Un futuro non auspicabile ma apparentemente possibile, privo di ragione.
La storia di una madre che cerca di salvare la figlia gravemente malata.Uno scenario post apocalittico in cui medicina e scienza sono state appunto bandite. Una realtà in cui dilagano ignoranza e presunzione. La ricerca esasperata dei farmaci ostracizzati fino ai confini di un Paese ormai divenuto terra di nessuno.
Un nuovo medioevo, oscuro, in cui è prevalsa la superstizione alla scienza. Un mondo semplificato, banalizzato, in cui si perdono gli elementi essenziali, in cui non si è in grado di valutare la complessità che ci circonda.
Un volume volutamente di semplice lettura, come lo stesso autore ironicamente sottolinea, vicino alla nostra quotidianità. Un periodo storico in cui si tende a leggere sempre meno, a metabolizzare solo poche parole, a concentrarsi sui titoli eclatanti dei quotidiani e poi fermarsi lì, senza andare oltre.
L’immagine di una società collassata che rifiuta le competenze mediche e scientifiche, che rigetta la cultura, che si sente vittima di un complotto dei poteri forti.
Un’opera con un’evidente sfondo politico-sociale, una vera e propria denuncia della situazione socio-culturale italiana.
Un timore dell’autore facilmente percepibile, quello di cadere nel baratro dell’ignoranza in cui esiste solo l’opinione pubblica disinformata, priva di fondamenta. Un monito per il futuro, un avvertimento, a non lasciarsi sopraffare dall’irrazionale, ad informarsi, ad ascoltare, a cedere la parola a chi realmente ha conoscenze e competenze.
L’unico antidoto possibile contro le tenebre dell’ignoranza è proprio la luce rappresentata dalla ragione.
Un linguaggio caratteristico dell’autore, diretto e senza filtri e a tratti rabbioso e sempre impulsivo e provocatorio.
Un volume volutamente rivolto ad un pubblico molto ampio, non solo diretto a coloro che concordano con l’autore ma anche, e soprattutto, a coloro che hanno un’opinione opposta.
Roberto Recchioni è uno dei più noti fumettisti italiani, che ha esteso la propria popolarità come personaggio influente della rete. È curatore editoriale e autore di storie come Dylan Dog, Tex e Diabolik. Fondatore di Dalla parte di Asso, blog fumettistico con un seguito molto ampio. È illustratore, critico e sceneggiatore per il cinema.