Breaking the silence: Comprendere l’emicrania

Chiamiamola col suo nome: emicrania

L’emicrania non è solo un mal di testa: è una condizione che incide profondamente sul tessuto della vita quotidiana, plasmando
esperienze, aspirazioni e interazioni umane. Questa patologia altera il ritmo delle giornate e influenza il percorso sia personale che professionale di chi ne è affetto.
L’emicrania è una malattia neurologica che affligge all’incirca un miliardo di persone su scala globale, colpendo prevalentemente le donne; ad esempio, in Italia, si stima che interessi circa il 27% delle donne tra la pubertà e la menopausa. L’emicrania mette in luce una disparità di genere che non può più essere trascurata.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità la classifica tra le 20 cause principali di disabilità, eppure è ancora comunemente misconosciuta e sottovalutata. Nonostante la sua pervasività, le gravi forme di emicrania rimangono escluse dai Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria (LEA) e la diagnosi è spesso un percorso labirintico che può durare per anni.
Iniziare un percorso di comprensione e supporto è cruciale per aiutare gli individui affetti ad affrontare la sfida quotidiana, ed è proprio su questo punto che interviene la mia campagna, sviluppata in seguito a un’iniziativa di sensibilizzazione di Pfizer Italia verso gli studenti universitari.

Rompiamo insieme il silenzio, fermiamo lo stigma.
Per raggiungere questo obiettivo, ho scelto una grafica che utilizzasse il viola, simbolo dell’emicrania, abbinato a colori vivaci e
armoniosi. Ho deciso di utilizzare illustrazioni visivamente accattivanti, al fine di coinvolgere maggiormente la generazione Z, e in
generale gli studenti.
I messaggi chiave che ho deciso di inserire all’interno della campagna social mirano ad evidenziare che l’emicrania, a differenza di un semplice mal di testa, richiede una valutazione specialistica e una diagnosi accurata, al fine di ricevere un trattamento personalizzato.
Spesso, infatti, il tempo tra i sintomi e la diagnosi è prolungato, causando un peggioramento della condizione e aumentando il rischio di complicazioni.
Una diagnosi tempestiva è fondamentale: il medico di base può essere il primo punto di contatto per individuare segnali indicativi di necessità di un’analisi più approfondita da parte di specialisti in centri dedicati alle cefalee.

Inoltre ho cercato di dar voce e mettere in primo piano le esperienze dei pazienti, mostrando concretamente come l’emicrania possa influenzare negativamente la vita di una persona. Attraverso la condivisione si mira a creare una comunità di supporto dove le persone possano condividere consigli e farsi forza insieme per affrontare al meglio questa patologia.
Tuttavia, lo stigma associato all’emicrania si affronta soprattutto attraverso l’informazione e la diffusione di contenuti educativi; infatti, dalle diverse indagini condotte, sorge una criticità e un bisogno educazionale.

Unisciti a me nella mia campagna per sensibilizzare sull’emicrania! Informati attraverso i miei post, condividi, metti un like per sostenere il mio lavoro e le persone che soffrono di questa patologia. Il progetto si è sviluppato a seguito di un’iniziativa di sensibilizzazione di Pfizer verso gli studenti universitari.

Se anche tu convivi con l’emicrania, unisciti alla community e condividi i tuoi consigli.
Insieme, possiamo fare la differenza!