Dibattito sui social: istruzioni per l’uso

a cura di Eleonora Brognara

Democraticità dei social media
L’avvento di Internet e dei social network ha favorito il passaggio da un sistema mediatico basato sulla comunicazione uno a molti, caratterizzato da pochi soggetti con un ruolo attivo nella produzione e condivisione di contenuti, ad un sistema molti a molti.
Secondo il report annuale di We are social, nel 2023 sono circa 5,04 miliardi i profili attivi sui social media, per una copertura che equivale circa al 63% della popolazione mondiale.
Si è quindi sviluppato un pluralismo di voci che ha conferma la rete e i social media come luogo di massima libertà di espressione.

Ma quali sono gli effetti di questa democraticità?

Aumento della risonanza delle singole voci
L’ambiente digitale permette ai contenuti pubblicati in rete di diventare altamente virali e di raggiungere un numero di persone esponenzialmente maggiore rispetto alla risonanza che avrebbero offline. Ne è un esempio il fenomeno dei trend e dei contenuti che, senza una logica apparente, diventano virali e ampiamente diffusi sui social media.

Fenomeno “leoni da tastiera”
Un altro fenomeno comune in rete è l’aumento di comportamenti negativi e la diffusione di commenti e messaggi d’odio. Probabilmente la possibilità di costruire un proprio alter ego e nascondersi dietro ad un anonimato alimenta la sicurezza nel tenere comportamenti aggressivi che per questo risultano più frequenti online.

Desiderabilità sociale e F.O.M.O.
Sui social è noto il fenomeno della Fear of missing out (F.O.M.O.) ovvero la paura di essere esclusi e di non partecipare alle stesse esperienze della propria rete di conoscenze. A questo è da aggiungere un altro aspetto: desiderabilità sociale. Infatti, in rete si tende a condividere contenuti in linea con l’opinione prevalente in modo da essere socialmente attivi, compresi e accettati.

In che modo questi fenomeni influenzano il dibattito online?

L’elevata esposizione ai contenuti e la loro rapida circolazione porta gli utenti ad avere pochissimo tempo per comprendere le informazioni ricevute ed elaborare il proprio pensiero.
Questa condizione porta le persone ad agire di impulso, commentando e prendendo parte al dibattito anche quando non conoscono il fenomeno di cui si sta parlando. Come conseguenza, le argomentazioni sono spesso inesatte e possono compromettere la credibilità dei fatti affrontati nel dibattito.

Inoltre, il fenomeno dei “leoni da tastiera” e la sicurezza derivante dall’esporre i propri pensieri aumenta il rischio di interventi dal tono aggressivo che rendono il dibattito un luogo di forti tensioni.

Quando ci troviamo in un dibattito online è bene essere consapevoli delle dinamiche dei social per sapere come muoversi. In particolare occorre:

  1. Verificare la credibilità delle fonti
  2. Accertarsi dell’attendibilità degli utenti che vi partecipano
  3. Prestare attenzione alla forma con cui si intende esporre le proprie considerazioni
  4. Far prevalere la ragione all’impulso di scrivere solo per essere accettati dagli altri utenti.

Queste sono alcune semplici indicazioni, facili da seguire, in grado di rendere più serena la convivenza e lo scambio di opinioni nell’ambiente digitale.