Ambientenonsolo #42: L’impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico nei dati dell’Agenzia Europea per l’Ambiente

Marco Talluri ha selezionato per Comm to Action: L’impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico nei dati dell’Agenzia Europea per l’Ambiente

L’impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico nei dati dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, di Marco Talluri

L’inquinamento atmosferico è una delle principali cause di morte prematura e di malattie ed è il più grande rischio ambientale per la salute in Europa. Malattie cardiache e ictus sono le cause più comuni di decessi prematuri attribuibili all’inquinamento atmosferico, seguiti da malattie polmonari e cancro ai polmoni.

L’impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico (EEA)

Ogni anno l’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) aggiorna le stime degli impatti sulla salute dell’esposizione ai seguenti inquinanti atmosferici chiave: particolato fine, biossido di azoto e ozono. In particolare, oltre a vari rapporti, mette a disposizione una apposita banca dati.

Il rapporto più recente è stato pubblicato nel 2022 e si riferisce ai dati del 2020.

Nel 2021, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha pubblicato nuove linee guida sulla qualità dell’aria, aggiornando le linee guida sulla qualità dell’aria del 2005 sulla base di una revisione sistematica delle ultime prove scientifiche di come l’inquinamento atmosferico danneggia la salute umana.

Nei seguenti grafici e mappe si riportano le stime EEA riguardo alle morti premature a causa dell’esposizione a PM2,5 NO2 e Ozono.

Le morti premature sono morti che si verificano prima che una persona raggiunga l’età prevista. Questa età attesa è tipicamente l’aspettativa di vita per un paese, stratificata per sesso ed età. Le morti premature sono considerate prevenibili se la loro causa può essere eliminata.