08 Giu Il podcast aziendale
A cura di Filippo Faldon
Il 18 aprile 1930 il copione per il giornale radio serale della BBC recitava “There is no news”, non ci sono notizie, per poi trasmettere un concerto di pianoforte per i restanti minuti della trasmissione.
Una situazione oggi completamente inimmaginabile, in un mondo in cui ogni avvenimento viene considerato notiziabile.
La comunicazione interna non si può permettere di ignorare questa situazione. Il comunicatore deve infatti essere consapevole che si trova costantemente a competere per l’attenzione dei componenti dell’organizzazione. Oggi ognuno di noi (chi più chi meno) è immerso in un flusso costante di informazioni.
Occorre quindi individuare i giusti mezzi di comunicazione che comandino un certo livello di attenzione, senza però sovraccaricare ulteriormente la capacità cognitiva dei destinatari.
In quest’ottica il podcast è un candidato interessante.
Attraverso l’utilizzo della voce, infatti, permette di instaurare un rapporto confidenziale con l’ascoltatore. Questo favorisce una comunicazione più diretta e scevra da filtri. Così facendo la relazione stabilita con i componenti dell’organizzazione viene percepita come trasparente, il che non è un dettaglio da poco dato che la trasparenza comunicativa viene direttamente collegata a comportamenti di advocacy da parte dei dipendenti.
Il podcast ha il vantaggio di essere uno strumento comunicativo che non impegna troppo i fruitori. Può essere ascoltato in contemporanea allo svolgimento di altre attività e, non impegnando la vista, può addirittura essere inteso come sottofondo di un momento di riposo dallo schermo, candidandosi come strumento efficace per comunicare con chi occupa una posizione da videoterminalista.
Non solo. Pensiamo a componenti dell’organizzazione che viaggiano spesso. Per loro una comunicazione che non comporta l’interruzione dello spostamento, ma che al contrario lo accompagna, risulta in una piacevole possibilità di rimanere al passo con le comunicazioni interne aziendali.
Per dare un esempio concreto immaginiamo un’organizzazione in cui la newsletter circola attraverso una classica mail. Il rischio che questa venga persa tra le altre comunicazioni, o che venga fruita in maniera altamente superficiale è elevato, per i motivi discussi nel secondo paragrafo. Il podcast può rappresentare una interessante novità per i dipendenti e aggiungere alla newsletter una certa narrativa, rendendola più simile a una storia che a un freddo report.
Il podcast si offre quindi come uno strumento efficace anche grazie alla sua natura digitale che ne rende monitorabili le performance. Inoltre, la possibilità di declinarne il tono adattandolo alle diverse realtà organizzative lo rende particolarmente appetibile per l’applicazione di una disciplina varia come la comunicazione interna.