Intervista a Roberto Felerico

A cura di Giulia Armuzzi ed Elisa Taiti

Comm to action ha intervistato Roberto Felerico, Responsabile Commerciale presso la EDM Informatica.

1. Molti considerano un gestionale come uno strumento tecnico e freddo, privo di potenzialità comunicative. Quale è il tuo punto di vista?

Probabilmente, fino a qualche anno fa, il termine “freddo”, rapportato ad un gestionale, poteva essere anche corretto. Gestire l’amministrazione o la rotazione degli articoli in magazzino, non è mai stata un’attività elettrizzante, soprattutto con dei gestionali caratterizzati da interfacce ostili e pesanti. Oggi, però, che viviamo un’ era sempre più digitale, i software e le applicazioni hanno mutato totalmente il look, offrendo una User Experience molto più intuitiva ed accattivante. L’utente, spesso, viene guidato anche in processi molto articolati come il ciclo delle fasi di produzione o controllo di gestione. Anzi, la vera mission di un gestionale, oggi, è proprio quella di facilitare i processi comunicativi all’interno di un’organizzazione. E siamo ancora ad un punto di partenza. Domani, grazie all’avvento dell’intelligenza artificiale, saremo in grado di interagire con il nostro gestionale chiedendo un estratto conto o un’analisi delle vendite, nello stesso modo con cui nella nostra abitazione chiediamo ad Alexa di farci ascoltare la nostra playlist preferita mentre cuciniamo.

 

2.Ci puoi raccontare qualcosa sul processo interno di costruzione di un gestionale?

A mio modo di vedere, “costruire” un gestionale non significa solo realizzare praticamente una soluzione Software così da adattarla alle esigenze attuali di un determinato cliente/aspettativa. Un gestionale deve saper rispondere all’organizzazione di un’azienda, immaginandola soprattutto rispetto al futuro, rispetto al livello organizzativo che si vorrà ottenere. Il punto di partenza riguarda la necessità di chiarire quale possa essere la “Filosofia di gestione” di quella determinata organizzazione, rapportata ad un determinato processo, che sia commerciale, amministrativo, produttivo o comunicativo. Ogni utente ha la propria percezione, il proprio punto di vista e soprattutto le proprie difficoltà lavorative da risolvere. Fondamentale, in questo passaggio, è la capacità di ascolto delle varie anime di quella realtà per stabilire gli obiettivi da raggiungere, le potenziali criticità a cui dare risposta e, più in generale, i tempi di costruzione del processo generale. Spesso mi capita di conoscere imprenditori che all’interno delle proprie aziende utilizzano centinaia di fogli Excel, conversazioni Whatsapp, post it ed email per svolgere le operazioni più banali come comunicare o, più semplicemente, archiviare dati, creando così un vero e proprio caos organizzativo attorno alle attività più importanti per un’azienda: i numeri, le informazioni e, più in generale, lo stato di salute dell’organizzazione. Fortunatamente, oggi, la tecnologia ci aiuta. Grazie alle caratteristiche di un CRM-BPM , ad esempio, posso costruire da zero un processo aziendale, definire chi fa cosa e monitorare le performance dei collaboratori e della forza vendita. Sembrerà assurdo, ma per fare tutto questo partiamo sempre da carta e penna. Il processo, lo disegniamo sempre prima alla lavagna per constatare l’allineamento tra noi e il committente, replicandolo nel gestionale solo in un secondo momento.

 

3. Cosa consiglieresti ad un giovane o ad una giovane che intendono misurarsi con questo settore professionale?

In questo, così come negli altri settori professionali, l’entusiasmo ed il saper lavorare in gruppo non devono mai mancare. Così come non deve mai mancare, la voglia di studiare e di aggiornarsi sempre. La tecnologia corre veloce e stare al passo coi tempi non è facile, anche se le soddisfazioni non mancano. Io, ad esempio, ho la fortuna di lavorare con tante aziende, tanti imprenditori, ognuno con la propria storia da raccontare e tutti con obiettivi da raggiungere. Bisogna avere la curiosità, l’empatia e la flessibilità di scoprire quali.

 

4. Il consiglio di lettura di Roberto Felerico per Comm to Action.

Un gestionale esprime molti valori: innovazione, processi e futuro. Un testo che riassume in modo semplice questi concetti è stato per me “Creare modelli di Business. Un manuale pratico ed efficace per ispirare chi deve creare o innovare un modello di business.” di Alexander Osterwalder e Yves Pigneur, Edizioni LSWR, 2019.

 

Roberto Felerico nasce a Napoli il 10.07.1984, durante il periodo universitario lavora in una Radio Napoletana come responsabile della redazione giornalistica, conducendo anche un programma sportivo. Dopo il conseguimento della Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza di Roma, decide di cambiare totalmente settore lanciandosi nel mondo IT. Oggi è Responsabile Commerciale presso la EDM Informatica, azienda specializzata nella digitalizzazione di processi aziendali.