19 Giu Intervista ad Emanuela Fregonese
A cura di Giulia Armuzzi
Emanuela Fregonese è tra le autrici delle “Lezioni Campane. I fondamentali della comunicazione.”, CSV Napoli, 2021. Comm to Action le ha chiesto di approfondire il tema della comunicazione interna.
1. Emanuela, qual è il ruolo della comunicazione interna nell’economia di un processo comunicativo?
La comunicazione interna nasce come strumento al servizio di ogni organizzazione per veicolare informazioni e direttive. In origine questo tipo di comunicazione era considerata come mera emanazione del potere direttivo dell’organizzazione, quasi ad essere una forma di comunicazione unidirezionale, ma nella più moderna concezione organizzativa la funzione si è ampliata, arrivando ad immaginarla come un costante flusso comunicativo che coinvolge tutti i livelli dell’organizzazione.
Ecco che la comunicazione interna non ha più unicamente una funzione informativa, ma anche formativa, fino ad essere strumento primario nella creazione e divulgazione della cultura aziendale.
Una efficace comunicazione interna dovrebbe mirare a creare un ambiente di lavoro strutturato, agile e consapevole. Gli interlocutori interni, grazie a questo strumento, dovrebbero sentirsi sempre parte attiva dell’organizzazione stessa, arrivando a recepire le informazione e le direttive quasi come scelte condivise, non meramente come emanazione del potere direttivo.
Sentirsi parte di una organizzazione è conoscere, capire e condividere i valori su cui si è costruita l’identità aziendale e su cui si fondano le scelte strategiche della stessa.
2. Che differenza c’è- se c’è- tra un processo di comunicazione interna profit e in uno attuato in un’organizzazione non profit?
Il potere della comunicazione interna è dato dall’avere come interlocutore il capitale principale di ogni organizzazione forte e sana: le persone! Se si considera il dipendente o collaboratore come attore indispensabile per la crescita dell’organizzazione, ecco che attraverso questo strumento si avranno non solo dei dipendenti, ma dei sostenitori dell’organizzazione stessa che porteranno all’esterno un’immagine sicuramente positiva. Nell’organizzazione non-profit, dove il ruolo della persona è per definizione stessa l’anima di ogni attività, ed il valore dell’individuo è imprescindibile rispetto all’organizzazione stessa, si deve ritenere la comunicazione interna uno strumento indispensabile per creare unione, collaborazione e valore.
In queste organizzazioni la comunicazione interna può anche essere un valido strumento per celebrare successi, condividere esperienze e lanciare nuovi progetti, essendo l’ambiente lavorativo e le persone che lo popolano i reali artefici del successo di queste organizzazioni.
In ogni organizzazione, sia profit o no-profit, bisogna aver chiaro chi si ha come interlocutore, solo in questo modo si potrà strutturare un piano di comunicazione efficace. Sicuramente le organizzazioni no-profit non hanno tutti i mezzi, economici e materiali, a disposizione delle organizzazioni profit, ma la necessità di avere persone formate ed informate è la medesima. Mappando tutti i fruitori della comunicazione interna si troveranno i canali più adatti per comunicare, anche in base ai mezzi economici a disposizione, così come i tempi ed i modi per farlo.
3. Il tema della comunicazione interna sconta molti pregiudizi, l’idea che in qualche modo sia inutile dato che si rivolge a pubblici che lavorano o partecipano già alla vita dell’organizzazione, cosa rispondere ai sostenitori di questa tesi?
Diciamo che per molto tempo la comunicazione interna si è considerata meno importante della comunicazione esterna, in quanto non si era soliti pensare al capitale umano come ad un asset strategico per ogni organizzazione. L’affermarsi della cultura organizzativa, e l’investire sulla stessa, hanno portato a valorizzare questo strumento che è l’unico realmente capace di creare e veicolare valori aziendali.
Se il dipendente si sente parte di un ambiente di lavoro di cui condivide obiettivi e valori, si crea soddisfazione e la soddisfazione genera benessere individuale, il benessere a sua volta rende più produttivo l’individuo che trova soddisfazione nel portare a termine il suo lavoro al meglio. Se un lavoratore è felice si crea slancio produttivo, nonchè spesso innovativo perchè in un ambiente sano e stimolante non si possono che generare nuove idee, quindi si può sostenere che la comunicazione interna sia anche un veicolo per far crescere la produttività dell’organizzazione stessa.
Io sono fortemente convinta che i collaboratori di ogni organizzazione siano i veri ambasciatori della stessa, perciò se si vuole realmente lavorare sulla credibilità e la reputazione di una organizzazione, non si può prescindere dall’avere come propri ambasciatori dei collaboratori preparati e consapevoli dei valori organizzativi che con la loro immagine proiettano all’esterno dalla stessa organizzazione.
Infine, pensando al periodo storico che stiamo ancora vivendo a causa dell’emergenza Covid-19, si è finalmente capito che solo le organizzazioni dotate di una buona comunicazione interna possono far fronte a qualsiasi emergenza, affrontando qualsiasi situazione consapevolmente, dando tempestivamente le comunicazioni ai propri dipendenti e collaboratori, anche condividendo scelte e piani di azione. La mancanza di informazioni genera paure ed ansie, ecco che informare è una necessità per l’organizzazione.
4. Ci dà un consiglio di lettura sui temi che ha trattato nel libro?
Vi cito due testi che più che focalizzarsi sulla comunicazione interna, muovono da un concetto più ampio: la base per avere benessere aziendale è godere di benessere personale, e solo persone motivate lo hanno. A questo punto è spontaneo capire la forza che può avere la comunicazione interna all’interno di una organizzazione, pertanto vi consiglio:
“La Motivazione” di Angelica Moè
“Benessere personale e benessere organizzativo: un binomio possibile?” di Maria Grazia De Angelis
Infine io consiglio di inziare a studiare in modo critico le organizzazioni attraverso le voci e le testimonianze dei loro dipendenti; questo potrebbe essere un modo per capire veramente il valore delle comunicazione interna, e quanto questa possa avere ripercussioni all’esterno dell’organizzazione, ben più di quanto si possa credere.
Potete capire la forza di questo strumento comunicativo andando a vedere le opinioni espresse dai dipendenti delle varie aziende, magari attraverso blog o opinioni postate nei social media, così vedrete che immagine veicolano all’esterno i dipendenti di una organizzazione e lì capirete se si è creata realmente quella solida cultura aziendale di cui vi parlavo. Infine potete andare a visionare i siti dei brand e delle associazioni che vi interessano per capire se hanno creato una loro cultura aziendale, se sono chiari i loro valori e se sono riportate delle testimonianze dei loro dipendenti. E poi, fatto questo, mi piacerebbe che qualcuno di voi mi desse feedback.
Emanuela Fregonese dopo la laurea in giurisprudenza si specializza in diritto del lavoro prima e, successivamente, in gestione delle risorse umane. Dopo anni di attività nella formazione professionale e nella consulenza, nel 2012 inizia a lavorare in Wärtsilä Italia SpA prima come HR senior expert, occupandosi di selezione del personale ed employer branding, per passare nel 2018 alla comunicazione, diventando responsabile per la comunicazione interna/ esterna come Communications &Branding manager. Oggi è Communications Manager, Europe & Africa, di Wärtsilä.
Il volume “Lezioni Campane. I fondamentali della comunicazione.” a cura di Stefano Martello, con contributi di Emanuela Fregonese, Alessandra Veronese e Roberta Zarpellon, è scaricabile gratuitamente cliccando QUI!