La nuova strategia UE contro l’inquinamento

a cura di Michelle Guzzo

Il 12 Maggio 2021, l’esecutivo dell’Unione Europea ha presentato il programma per l’inquinamento zero entro il 2050; un piano d’azione per eliminare i rischi per la salute e l’ambiente. Formulato riprendendo i principi fondamentali del Green Deal, la strategia interviene nei confronti di tutti i tipi di inquinamento, per un pianeta più salutare.

I principali obiettivi fissati a Bruxelles riguardano la riduzione delle morti per smog, dei rifiuti plastici in mare, delle microplastiche rilasciate nell’ambiente e la diminuzione del 50% delle perdite di nutrienti dal suolo.

Inquinamento e cambiamenti climatici rappresentano una minaccia non solo per l’ambiente ma anche per la salute umana: si stimano più di 400mila le persone che ogni anno muoiono prematuramente a causa della bassa qualità dell’aria. La contaminazione atmosferica è infatti uno dei principali fattori di rischio per la salute umana, come sottolineato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il programma UE, quindi, prevede di ridurre le morti causate da polveri sottili nei prossimi dieci anni, con l’obiettivo di portare l’inquinamento al di sotto della soglia di danno entro il 2050.

La contaminazione, inoltre, minaccia la biodiversità e mette in pericolo l’esistenza di numerose specie animali e vegetali che popolano acqua, aria e suolo, come il visone europeo e più della metà degli alberi endemici europei.

Al fine di proteggere l’uomo e l’ambiente, il programma “inquinamento zero” si articola su tre livelli: prevenzione, minimizzazione ed eliminazione. La Commissione Europea sottolinea l’importanza di adottare misure preventive contro l’inquinamento nel corso di tutte le fasi dell’economia circolare, dall’estrazione delle risorse naturali al consumo finale. Per fare ciò, si favoriranno tutte le iniziative che mirano a raggiungere livelli di inquinamento pari a zero. Il secondo aspetto è quello relativo all’esposizione minimizzata e controllata dell’uomo e dell’ambiente a condizioni di inquinamento, cercando soluzioni per la misurazione e la riduzione di fattori pericolosi e promuovendo processi di produzione sicuri e sostenibili.

L’obiettivo finale riguarda la rigenerazione di acqua e suolo, tramite la completa eliminazione di elementi inquinanti e contaminanti.

Tuttavia, l’European Environmental Bureau si è espresso nei confronti del piano strategico, sottolineando la mancanza di concretezza e quindi di un vero e proprio programma d’azione. L’idea di Frans Timmermans – vicepresidente responsabile per il Green Deal europeo – per la creazione di un pianeta sano per tutti appare ancora lontana, poiché il programma per l’“inquinamento zero” manca di disposizioni pratiche e concrete, rischiando di rimanere unicamente un documento teorico che illustra obiettivi e potenziali strategie.