Il Black Friday visto con gli occhi del Neuromarketing

A cura di Alessia Sofia

black friday neuromarketingCome ogni anno, anche in questo ricorre un grande evento paragonabile ad una festa comandata in cui la gente invade negozi e centri commerciali in cerca dell’offerta del secolo. Il famoso Black Friday.

Quest`anno, però,  le dinamiche saranno leggermente diverse causa Covid ed ad essere assediati saranno gli shop online e gli e-commerce, ma la psicologia che sottende questo evento resta invariata. Scopriamola insieme.

Sappiamo, grazie agli studi di neuromarketing, che i centri del dolore del nostro cervello si attivano quando dobbiamo sborsare soldi per qualcosa e che questa attivazione è più forte se il prezzo sembra troppo alto in base alla nostra esperienza. Non dobbiamo però dimenticare che c’è anche una parte del cervello chiamata “sistema della ricompensa” che, di fronte a prodotti nuovi ed emozionanti, riceve una dose aumentata di dopamina , causando eccitazione ed euforia.

Ne deriva quindi che prima che il cervello razionale trovi una ragione logica per prendere una decisione, il cervello emotivo di solito ha già preso la sua.

Durante il venerdì nero, I negozi lavorano su diversi “bias” cognitivi : i principali sono prezzi molto bassi con quantità molto limitate (FOMO); piani di pagamento futuri e “effetto di ancoraggio”.

In questo modo, i consumatori “vedono” il prodotto, e sono scioccati dal prezzo incredibilmente basso. Allo stesso tempo, le ricerca in neuroeconomia link ci dice che le persone non sono brave a tradurre le percentuali in probabilità reali. 5.000 televisori al plasma suonano come molti televisori, ma se la particolare catena possiede, per esempio, un migliaio di negozi e se ogni negozio ne prende solo poche unità, la possibilità di comprarne una è molto bassa. Eppure, sono in molti ad alimentare la corsa in negozio per il Black Friday sperando di fare proprio questo.

Che conclusioni possiamo trarre da tutto questo? Che spesso le moderne tecniche di marketing, forse, sono inutili di fronte ad un cervello, quello umano, che sembra funzionare con quelle stesse modalità che ci ostiniamo a studiare, ad applicare e rinnovare nel tempo.

Per approfondimenti:

https://www.neurosciencemarketing.com/blog/articles/black-friday-neuromarketing.htm

https://medium.com/convertize/what-is-the-neuromarketing-behind-the-black-friday-craze-fd0cc5b7fa70