Climate Circular Coop: raccontare il ruolo delle cooperative verso lo sviluppo sostenibile

di Asia Guerreschi

Attualmente ci sono oltre 59 mila cooperative attive in Italia, di varie categorie ed in varie industrie che impiegano oltre 1.2 milioni di persone, generando un profitto di 28.6 miliardi di Euro. Anche se le cooperative giocano un ruolo fondamentale nell’economia nazionale Italiana, non se ne parla abbastanza. Nasce così coordinato dall’Università di Ferrara, Climate Circular Coop, un progetto di ricerca sulle barriere e drivers delle cooperative verso lo sviluppo sostenibile, con una missione di divulgazione digitale e un network il cui obiettivo e chiudere il gap tra il mondo della ricerca e i cittadini interessati.

L’Alleanza Internazionale delle Cooperative (ICA) definisce le cooperative un’associazione autonoma di persone unite per una comune missione tramite una forma d’impresa democratica. La storia delle cooperative non è recente, il modello cooperative nasce nell’Inghilterra del 1844 con i  Rochdale Pioneers fondarono il moderno movimento cooperativo per fornire un’alternativa economica a cibo e provviste di scarsa qualità e adulterati, utilizzando qualsiasi eccedenza a beneficio della comunità. Un’obiettivo che non è poco comune, delle cooperative di provvedere ad una forma di capitalismo alternativo. Tuttavia, nello studio e narrativa mediatica sulle cooperative, si parla del loro impegno verso lo sviluppo sociale ed ambientale?

Nel loro business model dualistico rimane la sostenibilità economica, necessaria alla loro sopravvivenza imprenditoriale, come per altre forme d’impresa, ma anche quella sociale. Nate per affrontare le difficoltà del governo e del mercato, restano come altre forme d’imprese responsabili per il loro impatto ambientale.

Raggiungere la sostenibilità nelle sue molteplici forme (economica, sociale ed ambientale) è inserito negli obiettivi dello sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs) con scadenza nel 2050. E solo recentemente sono state pubblicate ricerche accademiche riguardo il ruolo delle cooperative in questo ambito. Per esempio, pubblicato questo Gennaio dei ricercatori Canadesi hanno sostenuto che le cooperative siano anzi un veicolo per gli obiettivi imposti dalla UN, sottolineando che c’è tuttavia molta strada da fare per raccogliere maggiori risultati e dati.

Ed è questo l’obiettivo di Climate Circular Coop: sostenere la ricerca in questo ambito, divulgare informazioni tramite forme digitali, creare un network per chiudere la distanza tra le realtà locali di cooperative, interessati cittadini e il mondo accademico, anche tramite interviste a realtà locali che hanno implementato processi di produzione ambientali, come il laboratorio Carteria nata dalla cooperativa Lai-Momo presente sul territorio bolognese.

Climate Circular Coop invita cooperative, interessati e academici interdisciplinari a richiedere di partecipare via e-mail info@climatecircularcoop.it.