17 Set Ambientenonsolo #23: Verso edifici ad elevata efficienza energetica
Marco Talluri ha selezionato per Comm to Action:
Verso edifici ad elevata efficienza energetica
di Marco Talluri
Un edificio ad elevata efficienza energetica, è un edificio il cui funzionamento richiede una quantità di energia davvero minima. Gli edifici, infatti, sono ancora responsabili di un elevato dispendio energetico e di una grossa quantità di emissioni ed è per questo che il risparmio energetico, nel settore delle costruzioni, è considerato uno degli obiettivi primari per uno sviluppo sostenibile.
Questo significa riqualificare gli edifici esistenti e costruirne di nuovi ad elevata efficienza. I principali consumi degli edifici, domestici e non solo, sono imputabili al riscaldamento, al raffrescamento, alla produzione di acqua calda sanitaria, all’elettricità per illuminazione e dispositivi elettronici e alla ventilazione meccanica.
Progettisti e tecnici, quindi, ricorrendo a soluzioni tecnologiche e progettuali, devono fare in modo che quei consumi si riducano tanto da essere quasi azzerati, per poi soddisfare la domanda restante tramite energia prodotta da fonte rinnovabile.
Per questo l’Unione Europea ha introdotto il concetto di Nearly zero-emission building (NZEB), cioè di edificio a emissioni quasi zero, con il quale si intende un edificio che ha un rendimento energetico molto elevato, mentre la quantità di energia richiesta è quasi zero o molto bassa dovrebbe essere coperta in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili, compresa l’energia da fonti rinnovabili prodotta in loco o nelle vicinanze.
La direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia (Direttiva Europea 2010/31/UE Energy Performance Building Directions – EPBD) impone ai paesi dell’UE di garantire che tutti i nuovi edifici fossero a energia quasi zero entro la fine del 2020, mentre tutti i nuovi edifici pubblici dovevano essere a energia quasi zero dopo il 31 dicembre 2018.
La crisi energetica conseguenza della guerra in Ucraina, ha prodotto il recente orientamento della Commissione Europea in merito alla “Strategia per l’Energia Solare“, nella quale si afferma:
“Per quanto riguarda gli edifici di nuova costruzione, ove tecnicamente fattibile, la direttiva EPBD richiede che il 100% del consumo energetico in loco sia coperto da energia rinnovabile a partire dal 2030. Questa transizione verso la decarbonizzazione del consumo energetico degli edifici sarà accelerata introducendo l’obbligo di installare impianti ad energia solare su tutti gli edifici pubblici e commerciali nuovi ed esistenti al di sopra di una certa dimensione e su nuovi edifici residenziali in modo graduale, tra il 2026 e il 2029. Inoltre, saranno adottate disposizioni per garantire che tutti i nuovi edifici siano “solar ready”, ad es. progettati per ottimizzare il potenziale di generazione sulla base dell’irradianza solare del sito, consentendo l’installazione fruttuosa di tecnologie solari senza costosi interventi strutturali.”
tratto dal volume Distretti e città liberi dall’uso di combustibili fossili
Un edificio NZEB è realizzato secondo i principi della progettazione sostenibile e bioclimatica, in grado, quindi, di sfruttare al meglio le risorse naturali come il sole e il vento, ben isolato, alimentato ad energia rinnovabile e dotato di impianti tecnologicamente avanzati.
La casa ad energia quasi zero deve considerare le stagioni: in inverno dovrà sfruttare al massimo il calore del sole, massimizzare l’accumulo e garantire l’isolamento termico. Per assicurare un clima fresco in estate occorre schermare bene l’edificio, studiare la tecnica di isolamento termico più efficace e i sistemi di ombreggiamento.
Fatto ciò, l’energia che rimane necessaria per il funzionamento dell’edificio può essere fornita da fonti rinnovabili. Va sottolineato che un NZEB si contraddistingue anche per le bassissime spese di gestione, offrendo così un comfort elevato e costi ridotti.
L’ENEA gestisce l’Osservatorio Nazionale degli Edifici a Energia quasi Zero (NZEB), che intende monitorare la realizzazione degli edifici ad alta prestazione energetica nel nostro Paese secondo la legislazione europea e italiana vigente.
Sul tema vedi anche:
• The Business Case for Green Buildings, del World Green Building Council
• Distretti e città liberi dall’uso di combustibili fossili e Sfatiamo i miti sul gas e sulle tecnologie di riscaldamento rinnovabili, del network di città Energy Cities
• Osservatorio degli edifici a energia quasi zero (nZEB) in Italia – 2016-2018