Giro d’Italia come marketing territoriale

A cura di Bianca Maria Landini

Il marketing territoriale è un insieme di strategie finalizzate allo sviluppo e il sostenimento del turismo nei territori interessati e, in generale, alla valorizzazione del territorio stesso. Lo scopo è quello di stimolare nuovi investimenti e creare nuove opportunità di guadagno. Tra i benefici delle strategie di marketing territoriale si possono citare lo sviluppo turistico e la generazione di ricchezza per l’economia locale, ad esempio con la ricerca dell’arrivo di investimenti esterni nel territorio.

Il marketing territoriale raggiunge le più svariate entità territoriali come città, regioni, o paesi. Va tenuto presente che il marketing territoriale non va confuso con il marketing turistico, cioè non si cerca solo un approccio turistico, ma globale per il territorio.

In questa strategia di sviluppo locale, insieme allo sviluppo economico e alla promozione del territorio, si delineano le linee che mirano al miglioramento della qualità della vita e delle opportunità per i cittadini, in una prospettiva di sviluppo sostenibile.

Il marketing territoriale cerca di trovare la propria identità per proiettare nel mondo un’immagine globale, forte, concisa e attraente.

Il Giro d’Italia, la nota corsa a tappe di ciclismo su strada professionistico, rappresenta una strategia di marketing territoriale che si è rivelata particolarmente efficace nel corso degli anni. Questo evento, infatti, è un’importante forma di comunicazione per migliorare l’immagine del territorio o per farne crescere la notorietà. I media non mostrano solamente la competizione ciclistica in sé ma bensì per tre settimane presentano in quasi tutto il mondo le bellezze della penisola italiana.

Il Giro è organizzato da Rcs Sport (La Gazzetta dello Sport) ed ha un seguito di milioni di appassionati in 167 paesi nei 5 continenti e una community di 50 mila fan sui social network e milioni di visualizzazioni sul sito ufficiale. Si tratta di un successo non solo mediatico ma anche economico visto che permette di ottenere positivi riscontri in ambito commerciale, turistico, ambientale e socioculturale. (https://www.popupmag.it/marketing-ciclismo-giro-ditalia-2018-tradizione-innovazione/). Quindi sfruttarne i benefici non farebbe altro che giovare all’intero Paese per farsi pubblicità sia all’esterno sia all’interno dei confini nazionali.

“Il Giro d’Italia non solo promuove la bicicletta come simbolo di sacrificio e mezzo ecologico e salutare da dover pubblicizzare, ma costituisce un brand importante per dare al territorio nazionale e alle singole città-tappe, un’immagine di destinazione cicloturistica. Possiamo dire che lo sport è considerato uno strumento di comunicazione con un forte valore dal punto di vista sia salutare che emozionale.” (Roberta Pappalardo, 5 novembre 2020)