COMUNICARE IL DECESSO IN AZIENDA

A cura di Filippo Faldon

 

A un professionista della comunicazione può capitare di trovarsi nella non invidiabile situazione di dover gestire la comunicazione della morte di un componente dell’organizzazione.

Vista la delicatezza del tema e l’impatto che la perdita può avere a livello umano sull’organizzazione è bene farsi trovare preparati per poter affrontare la situazione senza il rischio di una comunicazione frettolosa, goffa o, peggio, addirittura inappropriata.

Il primo contatto con i cari del defunto è un nodo fondamentale. Se ad esempio la fatalità ha avuto luogo sul posto di lavoro è importante capire che questa prima comunicazione rimarrà impressa per sempre nella memoria dei familiari. Come sostenuto da Stéphanie Berger in questa intervista, è evidente l’importanza di aver preventivamente deciso chi sarà la persona più indicata per effettuare questo tipo di comunicazione, tenendo conto del fatto che anche lui o lei ha subìto un contraccolpo psicologico. Il consiglio per questa persona è quello di parlare con altri delle reazioni personali che intratteneva col defunto prima di procedere alla comunicazione. Questo permetterà di concentrarsi totalmente sulla famiglia assicurando un dialogo rispettoso.

Anche nel caso in cui la notizia della morte provenga dall’esterno e vada riportata all’interno dell’azienda, chi si occuperà della comunicazione dovrà comunque prendersi cura di sé, impiegando il tempo necessario per riconoscere le proprie emozioni, prima di scegliere le parole per riportare quanto accaduto.

Sia nel comunicare con la famiglia che con i colleghi vicini al defunto è importante dimostrare sensibilità. Come già detto è bene mantenere il focus sulla o sulle persone in lutto, concentrandosi sull’ascolto nel caso si riconosca una volontà ad aprirsi. Come si legge anche in Mind.org.uk è fondamentale non far finta di nulla e riconoscere quanto accaduto senza evitare il contatto con le altre persone coinvolte. Questo atteggiamento risulta importante poiché non fa sentire i dipendenti invisibili agli occhi dell’azienda, mitigando il possibile senso di isolamento e tristezza.

All’interno dell’ambito organizzativo per non subire una situazione di questo tipo, oltre alle esperienze formative offerte da professionisti come i consulenti per l’elaborazione del lutto, si può fare ricorso a guide sulla comunicazione del lutto, come ad esempio quella offerta dal CIPR, facendo però attenzione a non farsi trascinare dalla natura fredda di questi strumenti e tenendo ben a mente che solo conoscendo la propria organizzazione si può sviluppare una risposta adeguata ad un evento importante ed assoluto come la morte.