Un nuovo modo di fare giornalismo.

 

A cura di Rita Cristofano

Sempre più diffuso, il digital journalism si definisce come l’attività di giornalismo svolta in rete. Ne ha parlato Francesco Oggiano all’appuntamento settimanale di CafFERPI moderato da Filippo Nani e Ada Sinigalia. Francesco è un giovane giornalista che ha già collaborato con varie testate, tra cui Il Sole 24Ore, Tgcom  e Repubblica.it. Dopo due anni ad Affaritaliani.it, ha cominciato a scrivere anche per VanityFair. Dal 2019 ha intrapreso la carriera da freelance.

“Il digital journalist – ha esordito Oggiano- è quella figura professionale che cerca di applicare le tradizionali regole del giornalismo alle nuove realtà digitali, magari abbattendo le barriere che si creano tra realtà diverse”.

Il giornalista si è soffermato sul valore che sta assumendo la newsletter in questo momento, uno strumento, a suo avviso, molto efficace.

“All’inizio c’era il giornale in carta e si stabiliva un patto con il lettore” ha spiegato. “Poi con l’avvento di Internet e dei siti, il patto è venuto sempre meno, fino a quando il lettore si è ritrovato senza punti di riferimenti”.

Nel 2021, complice anche la pandemia, il lettore ha bisogno di qualcuno che selezioni per lui le informazioni e la newsletter potrebbe essere proprio lo strumento adatto.

Francesco, in particolare, cura una sua newsletter che ogni venerdì tratta le ultime novità digitali, le offerte di lavoro e altri interessanti spunti per chi è interessato al mondo del giornalismo, e una seconda per il progetto Will in cui viene approfondito un tema attraverso 12 moduli, sia testo che video.

“Will è una mediacompany nata il 20 febbraio 2020 centrata sull’informazione su Instagram, con l’obiettivo di informare in maniera semplice le persone” ha spiegato il giornalista.

Dunque, oggigiorno, ci sono alcuni segnali che fanno capire che il futuro dei giornalisti è orientato sempre di più sui nuovi mezzi di comunicazione, allontanandosi dai media tradizionali.

E’ interessante notare anche come le varie piattaforme social evolvano. Un esempio riportato da Francesco è Tik Tok che sta iniziando a verticalizzare, dando spazio non solo alle brevi clip musicali, ma anche a video che trattano altre tipologie di interessi che potrebbero appassionare gli utenti.

Per quanto riguarda, invece, l’ultimo lancio, Clubhouse, il giornalista ha espresso il suo parere scettico riguardo l’esclusività e la mancanza di contenuti della piattaforma, anche se, nonostante questo, secondo Oggiano potrebbe esserci un futuro per la comunicazione solo tramite audio.

Ma cosa si aspetta dalle relazioni pubbliche il mondo del giornalismo?

“Penso che il punto fondamentale sarà creare sempre più collaborazione tra i relatori pubblici e i giornalisti” ha risposto Francesco Oggiano e ha aggiunto “in futuro gli interlocutori a cui rivolgersi saranno non solo i giornalisti, ma anche gli influencer e i creators”.

Pieno di interessi e risorse, il giovane professionista ci ha rivelato i suoi progetti per il futuro. “Voglio continuare con Will, poi ho in mente un’idea su un mio podcast o progetto di racconto e mi piacerebbe sviluppare ancora di più la newsletter Digital Journalism; sarebbe interessante a questo proposito fare una serie di talk con Digital Journalism”.