L’impatto della tecnologia sull’ambiente

a cura di Michelle Guzzo

Lo sviluppo della tecnologia ha cambiato completamente la vita e le abitudini delle persone, dando spazio a nuove possibilità, lavori, vantaggi e sfide con cui misurarsi. Oggi viviamo in un mondo ultra-tecnologico che continua a offrire apparecchi sempre più sofisticati e intelligenti, in grado di semplificare e rendere più comoda la vita umana.

Tuttavia, la promessa di un utopico mondo fatto di benessere e comodità, appare ancora più illusoria se si considerano gli effetti negativi che la tecnologia ha sull’ambiente. Tra questi, sottolineo quello derivante dall’uso di combustibili fossili e altri agenti ad alto impatto ambientale, usati per produrre l’energia necessaria ad alimentare tali dispositivi.

Il problema però, è molto complesso e si estende su tutta la filiera produttiva; dalla creazione allo smaltimento. Per produrre determinate parti di uno smartphone, per esempio, vengono usati elementi che appartengono al gruppo delle Terre Rare, la cui particolarità è quella di legarsi tra loro e ad altri minerali, rendendo necessari interventi di estrazione e lavorazione altamente laboriosi e inquinanti.

L’impatto ambientale continua anche quando il dispositivo raggiunge il consumatore: ogni volta che l’utente guarda un video, ascolta una canzone o naviga online, lo smartphone accede a numerose infrastrutture che lavorano costantemente, consumando energia e producendo calore ed emissioni. Ad esempio, si stima che una ricerca su Google produca 10 grammi di anidride carbonica, e che 8 mail inviate generino un inquinamento pari a quello provocato da un 1km di strada percorso in auto.

Tutto ciò è aggravato da una logica consumistica che ci spinge a cambiare continuamente apparecchi tecnologici per comprare modelli nuovi e più funzionali, aumentando la quantità di rifiuti prodotti. Anche la crescita del settore e-commerce sta causando notevoli danni all’ambiente, soprattutto per l’inquinamento dovuto alle spedizioni e l’aumento di rifiuti plastici provenienti dagli imballaggi.

Oggi sembra quasi impossibile l’idea di poter vivere senza tecnologia; la sfida è quella di creare dispositivi orientati al risparmio energetico, assumendo buone pratiche quotidiane focalizzate sulla consapevolezza del possibile danno ambientale da tecnologia.

Gli innegabili vantaggi offerti dalla tecnologia, infatti, non possono compensare le conseguenze ambientali, e mentre siamo impegnati ad usare l’ultimo modello di un apparecchio super-tech che ci promette stile e benessere, non vediamo gli ingranaggi di un sistema che baratta comodità e convenienza con la tutela dell’ambiente in cui noi tutti viviamo.