#BiblioTips 9: La non intelligenza artificiale. Come i computer non capiscono il mondo.

a cura di Stefano Ricci

La non intelligenza artificiale. Come i computer non capiscono il mondo”, Meredith Broussard, FrancoAngeli, 2019.

Il processo di delega alla tecnologia è sempre più automatico. Ci fidiamo istintivamente dei nostri device e, sempre più spesso, senza bisogno di verificarne i processi di funzionamento. Ma non sempre le operazioni svolte in nostra vece sono perfette come crediamo.

Parte proprio da questo bias cognitivo la riflessione di Meredith Broussard, che, in maniera scientifica, illustra quei limiti troppo spesso sconosciuti e/o sottovalutati che ogni forma tecnologica porta con sé. Se è vero che gli esseri umani sono imperfetti per definizione, allora non dovremmo stupirci – e nemmeno dimenticarci – che ogni nostra creazione testimonia quella stessa imperfezione. Attraverso esempi pratici tratti dal funzionamento di algoritmi ed intelligenza artificiale, il testo ci accompagna in un viaggio costellato di miti, credenze e supposizioni errate che permeano le nostre vite digitali, cercando di insegnarci un utilizzo responsabile e consapevole della tecnologia. E, nello sfogliare delle pagine, si risale progressivamente fino alla radice del problema: una responsabilità sociale delle aziende insufficiente o addirittura assente nei propri codici comportamentali. L’obiettivo di Broussard è, dunque, quello di fornirci una competenza tecnologica di base, calibrata sui limiti e sulle potenzialità e funzionale ad una maggiore consapevolezza digitale che inneschi un senso etico in capo a chi queste tecnologie le sviluppa e le commercializza.

Meredith Broussard è docente di Data journalism presso la New York University e autrice di articoli e saggi apparsi su diverse riviste, tra le quali Atlantic, Harper’s, Slate e Washington Post. È stata redattrice al Philadelphia Inquirer e sviluppatrice software agli AT&T Bell Labs e al MIT Media Lab.

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