#BiblioTips 1 – Il libro digitale dei morti

a cura di Sara Degl’Innocenti

#BiblioTips è una rubrica che si propone come occasione di approfondimento e confronto su alcuni testi trattanti il tema della comunicazione, declinato in vari ambiti disciplinari affini quali: Sociologia, Informazione, Attualità e Media Digitali.

La proposta di lettura di questa settimana è un testo di Giovanni Ziccardi intitolato “Il libro digitale dei morti – memoria, lutto, eternità e oblio nell’era dei social network”, UTET, 2017.

Internet e i Social Network hanno rivoluzionato l’attuale panorama comunicativo e la nostra vita quotidiana, pubblica e privata. Attraverso i social network celebriamo la vita, i nostri interessi, i nostri stati d’animo interagendo con i nostri affetti più cari.
Abbiamo, però, mai riflettuto sulla morte digitale? Quale fine avranno i nostri status, e-mail e fotografie dopo la nostra dipartita? Dovremmo riflettere sulla vitalità dei contenuti che immettiamo online: quanto rimangono in circolo? Se eliminati, lo sono veramente? Nell’epoca della permanenza del dato, visibile o meno la sua presenza rimane e un oblio diventa sempre più difficile da immaginare.
Ziccardi analizza la proliferazione di profili social commemorativi e le manifestazioni di lutto collettivo virtuale dove si celebra la vita della persona scomparsa tramite post con dediche o immagini. La tecnologia si è spinta laddove un tempo c’era silenzio, privacy e l’Autore domanda ai propri lettori cosa dobbiamo aspettarci dal mondo online una volta che avremo lasciato quello terreno. Insieme alla redenzione chiederemo anche l’oblio digitale?

Giovanni Ziccardi, classe ‘69, è giurista, scrittore e professore presso la Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Milano dove ha fondato e dirige il corso di perfezionamento post-laurea in Computer Forensics e Investigazioni Digitali e di Informatica giuridica.