A cura di Angelica Pavan e Francesca Calvi  “I can’t breathe!” Era marzo 2020 quando un urlo di aiuto rimaneva schiacciato per nove infinti minuti sotto il ginocchio di un poliziotto bianco. La morte di George Floyd ha scatenato proteste e rivendicazione dei diritti della comunità nera, così come d’altra parte le aziende che si sono schierate in loro difesa. Il brand activism è diventato un imperativo per imprese che si espongono in questioni sociali. Non si può stare zitti, non si può non prendere posizione: neutralità è sinonimo di accondiscendenza a ciò che sta succedendo. E la lotta al razzismo non...