I nuovi servizi Facebook: una riflessione.

A cura di Sofia Davalle

Siamo tutti reduci da un lungo periodo di isolamento che in qualche modo persiste tuttora: in alcuni territori possiamo uscire, ma dobbiamo stare sempre attenti ad osservare un distanziamento.

Lo stesso momento storico che stiamo vivendo ha accompagnato alcuni nuovi servizi da parte di Facebook; tra questi Facebook Dating.

Lanciato in via sperimentale nell’autunno 2019 in venti Paesi, Facebook Dating è stato fin da subito un successo; per questo si è deciso di portare il servizio anche in Italia e nel resto d’Europa dal 21 ottobre 2020.

Il servizio funziona esattamente come Facebook in modo da consentire all’utente di orientarsi in un “ambiente familiare”.

Al suo interno ci sono delle storie (come quelle di Instagram) che permettono di far conoscere ai potenziali partner aspetti della propria vita quotidiana e passioni.

Inoltre, ogni iscritto può scegliere fino a nove dei propri contatti per cui nutre un interesse e se tale attrazione è reciproca, allora scatta il match.

Il profilo di Facebook Dating resta separato da quello di Facebook e la propria presenza sulla piattaforma non viene suggerita agli amici che per la prima volta si iscrivono al servizio.

In questo modo, il team di Zuckerberg promette ancora più attenzione per la privacy degli iscritti e il fatto di utilizzare Facebook come sito di incontri è fonte di sicurezza per le persone maggiormente attente alla propria privacy, in quanto è sempre lo stesso soggetto a raccogliere e rielaborare i dati personali che quindi non vengono ceduti ad ulteriori piattaforme.

Oltre a Facebook Dating, la casa madre sta sperimentando un altro servizio -Facebook Neighborhoods- al momento però ancora in fase di test in Canada. Si tratta di un servizio che crea connessioni tra vicini di casa.

Molti di questi servizi, non casualmente, sono stati lanciati in questo difficile periodo di pandemia.

Il team Facebook, infatti, si è focalizzato  sull’utente cercando di capire le sue esigenze più profonde e il bisogno di relazionarsi con gli altri in un periodo di così duro isolamento.

Il tempo, come al solito accade, ci dirà se si tratta di scelte vincenti o se i due servizi cadranno in quel dimenticatoio digitale che già molte vittime illustri ha fatto nel giro di pochi anni.

Fonti:
Inside Marketing,
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