Il documentario ambientale come uno strumento prezioso per comunicare il cambiamento climatico. L’esperienza di Netflix.

Di Melissa Tuttocuore

Parlare di crisi climatica non è mai semplice, parlare degli effetti che questa crisi ha sul clima e sulle nostre vite ancora di più. È difficile scegliere il modo in cui si racconta ed è difficile selezionare anche gli strumenti della comunicazione. Eppure, esiste uno strumento di comunicazione, che più di altri, se ben utilizzato risulta efficace e prezioso per comunicare i cambiamenti climatici: il documentario.

Il documentario ambientale è uno strumento relativamente semplice nella fruizione: è fatto di immagini e video, di suoni e colori, di messaggi rapidi. Tutti questi elementi possono trasmettere in maniera immediata un concetto. Inoltre, è un contenuto vero, per lo più fatto di realtà. Infatti, i personaggi e le vicende hanno un fondamento nella vita reale, anzi spessissimo sono esattamente scene di vita reale. Ma la verità nei contenuti è comunque mediata da uno sguardo esterno alla realtà.

Il punto di forza del documentario è una verità che, unita ad una costruzione, offre un contenuto estremamente vicino allo spettatore perché al fattore realtà si unisce la capacità di esperti di declinare i contenuti attraverso una modalità contaminata di montaggio, effetti e testi.

Netflix sa bene tutto questo. Nel suo progetto “Emissioni zero + Natura”, oltre a porsi l’obiettivo di zero emissioni di gas serra entro il 2022, ha previsto anche una valida campagna di sensibilizzazione della comunità riguardo le tematiche ambientali. Per fare questo ha creato una sezione specifica nel proprio catalogo dedicata ai documentari ambientali. Si tratta di un’offerta vastissima in cui sono disponibili documentari più o meno famosi, di registi acclamati o emergenti, che trattano diversi aspetti riguardanti la crisi climatica. In alcuni casi è la stessa Netflix a produrli e lo fa seguendo lo stile che caratterizza la propria offerta: di qualità, con un timbro veloce e vicino ai giovani. Introduce anche le docu-serie che trasformano il documentario ambientale in una serie a cui appassionarsi e guardare in più puntate.

Spesso quando si parla di documentario si pensa a un contenuto noioso, fatto di tante parole, di storie lontane, di linguaggi distanti. In questi casi la verità non basta o semplicemente lo sguardo esterno che la racconta non le rende giustizia. Non è questo il caso, che, al contrario, evidenzia una realtà di fruizione accogliente, vicino allo spettatore, piacevole e, al contempo, contrassegnata da una ferrea volontà di cronaca nel momento in cui decide di raccontare la realtà. Una modalità  narrativa non solo efficace ma altresì necessaria in un tempo, come quello attualmente percorso, in cui il tema è spesso oggetto di mistificazioni che disorientano il pubblico allontanandolo da comportamenti e azioni non più rinviabili.