La parola della settimana: SOUND BRANDING

A cura di Alessia Selvatici

Sound branding

Il Sound Branding, anche detto “marchio sonoro” o “suono mnemonico”, è quel processo di comunicazione, advertising e marketing che utilizza dei suoni o delle musiche con l’obiettivo di aumentare la brand awareness e di identificare in modo univoco l’origine commerciale di prodotti o servizi.

A tal proposito, Wikipedia recita che: “il branding sonoro sta diventando sempre più un veicolo per trasmettere un messaggio memorabile per consumatori mirati, approfittando del forte senso di memoria del suono.”

Infatti, il suono è un potente strumento in grado di scatenare emozioni e suscitare ricordi, attirando l’attenzione del pubblico, obiettivo cruciale di ogni progetto di comunicazione. A differenza di un’immagine, che per acquisire significato deve prima essere elaborata, il suono stimola il nostro subconscio, arrivando direttamente al cervello.

Ecco perché il sound branding viene utilizzato come estensione del Visual Branding, che ritroviamo nelle scritte, nei loghi e nei manifesti pubblicitari. Proprio come il logo visivo, le qualità essenziali per la memorizzazione di un sound logo sono: l’unicità, la memorabilità e la pertinenza della promessa di marca.

Vediamo ora due esempi per concretizzare quanto appena detto.

McDonald’s, uno dei marchi più riconoscibili al mondo, grazie al suo sound logo di “I’m Loving It”, riconosciuto dal 93% delle persone a livello mondiale, è riuscita a consolidare il suo status di lovemark.

Allo stesso modo Coca Cola, con il suo branded track “Taste the feeling”, richiama la freschezza della bibita nella mente dei consumatori inducendoli all’acquisto semplicemente con il rumore che fa il tappo quando viene aperta la bottiglia, evocando sensazioni e desideri.

In conclusione quindi, abbiamo visto come il sound branding rafforzi il legame tra suono e memoria grazie alla reiterazione dell’associazione tra suono e brand. In questo modo, il messaggio pubblicitario verrà associato inconsciamente al brand e consentendogli di rafforzare la propria riconoscibilità e reputazione.

 

Per ulteriori approfondimenti, leggi il nostro post sull’argomento e l’articolo pubblicato dalla Junior Entreprise dell’Università di Bologna (JeBo).